Due parole apparentemente in contraddizione tra loro, in apparenza dove c’è una non ci sta l’altra…
Cosa c’entra il coraggio con la paura direte voi? Beh, c’entra eccome perché il coraggio senza paura rischia di essere debole e privo di radici, se c’è coraggio ma non c’è paura si è impavidi che potrebbe anche essere un sinonimo, ma in realtà significa solo che si è avventati.
Potrebbero bastare queste parole forse a dar ragione del titolo di questo post, un approfondimento però è necessario, per spiegare come il binomio PAURA E CORAGGIO sia quanto mai coerente e sia un’ ALLEANZA VINCENTE per esprimersi al meglio e tirare fuori il nostro TALENTO.
Si, perchè proprio di un’alleanza si tratta, una joint venture, per dirla in termini aziendalesi, che trasforma l’espressione del nostro TALENTO rendendola più efficace e convincente.
Già sapete che non parlo di nulla di cui non abbia fatto esperienza diretta e anche in questo caso posso dire: “si l’ho provato, si ci sono passata” e, in verità, ci passo ancora e con fierezza!
Anzi proprio scrivere questo post è un’azione che deriva dalla sperimentazione dell’alleanza che sto creando dentro di me tra questi due titani della nostra personalità.
Esiste anche un linguaggio specifico che caratterizza questi due aspetti che vorrei chiamare (si entrambi) QUALITÀ. Le frasi della paura di solito iniziano con se però, ma, vorrei, e se poi, chi lo dice che, e…altre cose del genere, tutte con in comune il senso del limite e della limitazione o meglio…AUTO-LIMITAZIONE. Il Coraggio ha un’altra lingua, usa termini più diretti e “chiude” le sue frasi: ho scelto di, ho deciso che, faccio, vado, chiedo, affermo… con verbi al presente e non al condizionale.
Quando però i due idiomi si fondono ecco che appare l’alleanza, ecco che siamo al mix giusto per OSARE senza cadere nell’eccesso del delirio di onnipotenza.
E SE INVECE…questa una frase che unisce le due qualità aprendo il regno delle POSSIBILITÀ!
Si tratta di un percorso, di una sfida con sé stessi, di saltare gli ostacoli che da soli ci poniamo uno per volta accorgendoci che… SI PUO FARE!
La paura serve perché permette al coraggio di entrare nell’azione studiandone ogni dettaglio, la paura insegna la cautela e aiuta a non essere precipitosi.
Già, ma come si fa? quando c’è la paura di fare, dire, esprimere non è così facile: tende a prendere spazio, a sovrastare, assume toni di sconforto e ci lascia fermi ai blocchi di partenza.
Se proviamo però a stare con lei, ad ascoltarla, a prendercene cura e, soprattutto, a darle il giusto spazio, scopriremo che diventerà collaborativa aprendoci alla creatività, offrendo spazi di soluzione qualunque sia il tema che stiamo affrontando.
Questa la chiave: INCLUDERE la paura anzichè escluderla, ASCOLTARE quanto ha da dirci e permetterle di dare il suo contributo affinché le nostre azioni e decisioni siano piene di CORAGGIO SALDO E LIBERO.
Volete sperimentare allora il POTERE di questo sodalizio? Bene, allora vi suggerisco un ESERCIZIO: ascoltiamoci mentre parliamo e osserviamo quanto usiamo un linguaggio di paura e quanto di coraggio, quanto usiamo i verbi al condizionale piuttosto che al presente.
Il primo passo verso la creazione della MAGICA ALLEANZA è fatto! Proseguire sarà più semplice e naturale.