LA GIOIA E LE SUE SORELLE

Se parli di cose belle le cose belle si alimentano, se allo stesso tempo ti nutri di emozioni positive sarà quello l’imprinting che darai al tuo mondo emotivo, mentre quelle negative avranno lo spazio giusto e non oltre.

Così voglio parlare di GIOIA e lo voglio fare in rapporto alle sue “sorelle”ovvero FELICITÀ e CONTENTEZZA (questa meriterebbe invero un post tutto suo…chissà!).

Perché questo tema? Beh perché di problemi e negatività ne assumiamo tutti e tutti i giorni anche troppo e dalle fonti più disparate, mentre la positività ce la dobbiamo costruire, non ce la danno gratis, è un lavoro costante da fare e io lo so bene, anzi voglio dire proprio che credo sia un po’ una mia caratteristica quella di cercare di vedere il lato positivo in ogni situazione e allora…oggi vi regalo un po’ di cose belle, non tangibili e concrete magari, ma che la concretezza e il quotidiano lo possono aiutare davvero.

Comincio dalla fine con l’assunto più importante e solenne: la Gioia è uno stato dell’Anima! Uhhh si vi vedo già tutti atterriti e pronti a chiuderla qui! Ecco se vi spaventate per così poco allora non ne siete degni!

Troppo? Troppo severa? Si un po’ giocavo, ma non è questo il punto.

Uno stato dell’Anima perché…ha un che di stabilità superiore una volta raggiunta o almeno toccata, un che…di eterno direi, quella sensazione che si tratta di un modo di stare e sentire che è oltre e al di sopra di tutto il rumore delle nostre quotidianità.

Per questo non è facile e per questo merita solo Cuori impavidi che di fronte alla trattazione profonda del tema non si spaventano e non lo scherniscono.

Ok va bene forse ho esagerato e allora andiamo per gradi:

Possiamo iniziare parlando di CONTENTEZZA e farlo dandone anche un significato diverso da quello apparente. Avete mai pensato infatti  che potrebbe anche voler dire CAPACITÁ DI CONTENERE? Ovvero, sono contento perché so contenere e stare con ogni sensazione e emozione mi ritrovi a vivere: che ne dite? Su ammettetelo che non ci avevate mai pensato! Vederla così cambia tutto no?

La Contentezza nella scala della positività, nel circolo virtuoso che ci porta alla Gioia, è un gradino stabile una volta raggiunto, qualcosa su cui ci si può mettere comodi e a cui ci si può abituare, un’abitudine di quelle che si possono mantenere e che anzi, quando diventano abitudini, possiamo quasi dimenticarcene e fanno tutto loro. Automatismi emotivi evolutivi questo il genere direi.

Quando so contenere stabilmente, posso affrontare con un Cuore più leggero e con più Fiducia ogni evento che mi viene incontro, che sia più o meno facile o positivo.

 

CUOR CONTENTO IL CIEL LO AIUTA

Non si tratta infatti solo di un modo di dire o di un vecchio proverbio (che poi lo sappiamo no che nei proverbi c’è sempre un fondo di verità), ma di un modo di vivere e ancora di più di guardare alla vita.

Se so contenere, so stare con ciò che mi accade e so gestire, allora sono più padrone della mia vita e posso CONFIDARE nel FUTURO perché lo costruisco io con CONSAPEVOLEZZA (altra parolina magica).

MA IO SONO CONTENTO/A? LO SONO STATO? ME LO RICORDO? E COM’ERA? E OGGI?

A questo punto è d’obbligo rispondere a queste domande se vogliamo costruire la strada che ci può portare a sperimentare la GIOIA vera, quella di cui sopra per intenderci.

Continuando nell’esplorazione di queste cose belle e belle qualità, esiste la FELICITA’, (magari più comune o comunemente usata come termine),  che non è altra cosa rispetto a questi due pilastri, ma ne è un’espressione. La Felicità si presenta in attimi, vette toccate da cui poi bisogna scendere, momenti di apice. La Felicità si appoggia sulla contentezza che, se è stata coltivata e stabilizzata, la renderà più apprezzabile in quanto la farà sembrare come una sua ottava più alta e non l’opposto o altro.

Così gradino dopo gradino si arriva ad essere pronti per provare la regina delle qualità che alimentano le nostre endorfine, la GIOIA appunto.

LA GIOIA SI SENTE CON IL CUORE

Anche questo è un assunto, si perché non si tratta di un’emozione e basta, è uno Stato dell’Essere, un’esperienza che poggia su un terreno che è stato coltivato con costanza, amore e la nostra famosa contentezza.

Il Cuore, per sentire la Gioia deve mettersi in moto, deve aprirsi e lo fa quando vado oltre me stesso e inizio a pensare al Bene Comune oltre il mio tornaconto personale, quando faccio qualcosa per rendere un Servizio senza aspettarmi alcun compenso materiale, quando dedico tempo anche solo ad ascoltare magari un amico che ha bisogno…i  modi sono tanti, ad ognuno il suo!

Così passo dopo passo ecco che ci siamo, che accade, la prima volta per un attimo, di fare questa esperienza e finalmente di capire quanto può essere travolgente.

La Gioia assume allora altri significati e altre vesti, si presenta e si manifesta allora come una ENERGIA, il carburante che alimenta il motore del nostro essere e lo può fare in ogni cosa.

Ci siamo? Allora ora pensateci su un po’, rifletteteci e con calma provate a rispondere a questa domanda per finire:

HO MAI PROVATO VERA GIOIA?

Da qui in poi parte tutto e tutto può essere!

Se avete voglia raccontate la vostra esperienza di Gioia e io Gioiosamente vi ascolterò!

Che GIOIA sia con ognuno e tutti voi!

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